Agronomia

Ingiallimenti del mais nelle prime fasi di sviluppo

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Cause e conseguenze degli ingiallimenti del mais negli stadi giovanili, con particolare riferimento alle annate con primavere fredde e piovose.

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La stagione 2024 è stata caratterizzata da una primavera eccezionalmente piovosa e fresca. Alcuni degli appezzamenti di mais hanno mostrato ingiallimenti di diversa intensità nelle prime fasi di sviluppo.

Analizziamo le cause di questo fenomeno:

  1. Basse temperature. Non è raro in annate particolarmente fredde che le piantine di mais mostrino ingiallimenti a causa del rallentamento della biosintesi e della crescita cellulare.
  2. Terreni umidi. Le radici del mais necessitano di terreno areato per i processi metabolici e l’assorbimento dei nutrienti. Le piante possono mostrare ingiallimenti e altri sintomi riconducibili alla carenza di particolari elementi.
  3. Lenta mineralizzazione della sostanza organica. Con le basse temperature, la conversione dei composti organici azotati in azoto inorganico (ammonio e nitrato) ad opera dei batteri è lenta. Se le piante di mais dipendono in larga parte da quella fonte di azoto per la loro crescita, allora l’ingiallimento potrebbe essere legato a uno stress da carenza di nutrienti.
  4. Dilavamento. Primavere molto piovose possono dilavare gli elementi nutritivi del suolo e renderli non disponibili per le piante, specialmente nel caso dell’azoto.
  5. Effetto degli erbicidi. Le continue precipitazioni causano la prolungata riattivazione degli erbicidi, mentre le basse temperature rallentano la detossificazione delle molecole da parte della coltura.

I sintomi
In queste condizioni la capacità della pianta di assorbire sostanze nutritive, come azoto, potassio, ferro, zinco viene meno, con conseguente clorosi (ingiallimento) delle giovani piante di mais. I sintomi possono essere diversi a seconda dell’elemento in carenza. Vediamo insieme quelle più comuni nelle prime fasi di sviluppo del mais:

  • Carenza di azoto (N).
    Fa sì che le foglie più vecchie della pianta di mais diventino di un verde pallido o giallastro mentre questo elemento viene traslocato verso la parte della foglia di più recente crescita. La carenza inizia quindi a creare una forma a V, a partire dall’apice fogliare.

    Foto: University of Minnesota Extension
  • Carenza di Ferro (Fe).
    I sintomi di carenza di ferro si manifestano con ingiallimenti e con l’arresto della crescita delle foglie più giovani. Le foglie di mais avranno striature verde chiaro e gialle tra le venature. In campo i sintomi tendono a manifestarsi in modo casuale e irregolare.

    Foto: R.L. Croissant, Bugwood.org
  • Carenza di potassio (K).
    Si manifesta inizialmente con l’ingiallimento delle punte delle foglie inferiori poiché è un elemento mobile nella coltura. L’ingiallimento progredirà lungo i margini fino a diventare marrone. In genere, il compattamento delle pareti laterali del solco di semina, che si verifica quando il mais è seminato in un terreno troppo umido, può ridurre la crescita delle radici e causare una carenza di questo elemento. I sintomi in genere iniziano a manifestarsi su piante in stadi più avanzati, da quando la pianta è ad altezza del polpaccio fino a quando raggiunge l’altezza del ginocchio. I sintomi compaiono prima sulle foglie più vecchie, con colorazione dal giallo al marrone sui margini delle foglie.

    Foto: Iowa State University Extension
  • Carenza di Zinco (Zn).
    Le piante carenti in zinco mostrano clorosi internervale sulle foglie superiori. I vasi, la nervatura centrale e il margine fogliare rimangono verdi. Man mano che la carenza si intensifica, si sviluppano bande o «strisce» su entrambi i lati della nervatura centrale e le foglie possono diventare quasi bianche. In caso di grave carenza di zinco la pianta può essere poco sviluppata. Lo zinco può essere carente in terreni sabbiosi, terreni a basso contenuto organico o terreni con pH elevato. Le piante potrebbero mostrare questo tipo di carenza in annate più fresche e umide.

L'impatto sulle rese
L’ingiallimento delle piante tra gli stadi di crescita V3 e V5 è abbastanza comune, in particolare nelle annate piovose e fresche in primavera. L’ingiallimento durante queste fasi solitamente diminuisce man mano che le radici nodali aumentano di dimensioni. Il riscaldamento del suolo, andando avanti nella stagione, incoraggia l’attività microbica e la decomposizione del materiale organico, che rilascia nutrienti aggiuntivi che possono aiutare le piante a riprendersi da una carenza di nutrienti. In generale, quindi, la pianta di mais si riprende con l’avanzare della stagione produttiva senza causare perdite di resa.