La nostra storia

1987 Charles J. Pedersen

Charles J. Pedersen vince il premio Nobel per la chimica per il suo lavoro nel descrivere i metodi di sintesi degli eteri corona. Pedersen iniziò a lavorare per DuPont nel 1927 e vi rimase per 42 anni fino al suo pensionamento. Conseguì un master in chimica organica nel Massachusetts Institute of Technology (MIT) nel 1927 e iniziò la sua carriera in DuPont presso il Jackson Laboratory di Chambers Works a Deepwater, NJ. Uno dei primi successi di Pedersen fu quello di migliorare il processo di produzione del piombo tetraetile. Il piombo tetraetile aggiunto alla benzina migliora le prestazioni.

Scoprì anche i primi "disattivatori" che neutralizzavano gli effetti degradanti dei metalli pesanti nella benzina, negli oli e nelle gomme. Durante un periodo di 10 anni ha depositato circa 30 brevetti tra antiossidanti e altri prodotti.

Nel 1946 Pedersen fu promosso ricercatore e successivamente proseguì i propri progetti di ricerca. Nel 1959 Pedersen si trasferì alla Stazione Sperimentale dove si unì al Dipartimento degli Elastomeri. Fu qui che Pedersen scoprì gli eteri corona.

1929 Dow assume la sua prima ricercatrice donna, Sylvia Stoesser.

Dow assume la sua prima ricercatrice donna, Sylvia Stoesser. Sylvia Stoesser, lasciando il segno nel mondo della scienza e della tecnologia.

Prima scienziata e ricercatrice femmina di Chemical Company. Sylvia Goergen è nata il 18 luglio 1901 a Buffalo, New York, è stata la prima Dottoressa in chimica assunta da Dow. Si laureò all'Università di Buffalo nel 1923 e all'Università dell'Iowa nel 1928. Il suo primo grande successo arrivò con una collaborazione con il Dr. John J. Grebe, direttore del laboratorio. Insieme svilupparono un acido inibitore per il trattamento dei pozzi petroliferi.
Cinque dei suoi brevetti furono le basi dello sviluppo della Dowell Division di Dow.

Nessuno ebbe un ruolo più importante di Henry A. Wallace nell’introduzione degli ibridi di mais nelle aziende.
Wallace fu il fondatore dell’azienda poi diventata DuPont Pioneer. Fu uno tra i pochi al mondo a riconoscere immediatamente le immense opportunità che si sarebbero potute ottenere coltivando ibridi di mais.

Wallace iniziò i suoi studi già alle scuole superiori con l'obiettivo di sviluppare un ibrido con una resa in granella elevata. All'età di 16 anni, confrontò la performance di piante di mais selezionate per la bellezza della loro spiga, con piante meno belle ma che risultarono più produttive. I risultati sfidarono il pensiero comune dell’epoca, dimostrando che non esisteva alcuna relazione tra resa e aspetto delle spighe.

Wallace frequentò la Lowa State College e si laureò nel 1910, rimanendo affascinato dallo studio della genetica. Conseguita la laurea, Wallace iniziò ad effettuare esperimenti sulla coltivazione di mais e iniziò a coltivare mais ibrido nel 1920, dopo aver conosciuto Edward East e Donald Jones presso la stazione sperimentale di agricoltura nel Connecticut.

Wallace applicò la statistica ai suoi esperimenti. Nel 1923 produsse un ibrido ad alta resa chiamato Copper Cross, che nel 1924 divenne il primo ibrido a vincere la medaglia d'oro nell’Iowa Corn Yield Contest condotto dallo Iowa State.

Nel 1897 viene fondata la Dow Chemical Company

Iniziò come start-up fondata da H.H. Dow, un pioniere del settore elettrochimico, il cui primo successo commerciale arrivò nel 1891 quando usò la corrente elettrica per separare i bromuri dalla salamoia.

Fondò tre società. La sua prima compagnia fallì, la seconda lo estromise dal controllo e la terza, la Dow Chemical Company, lottò per sopravvivere dopo la sua fondazione a Midland, nel Michigan. Il suo indomabile ottimismo lo aiutò a perseverare contro coloro che lo soprannominarono "Crazy Dow".

A distanza di un secolo, il motto "fallo meglio" di Dow vive ancora nella compagnia da lui fondata.

1802 E.I du Pont

Éleuthère Irénée (E.I.) Du Pont (1771-1834) fondò la società il 19 luglio 1802. Studiò tecniche avanzate di produzione di esplosivi con il famoso chimico Antoine Lavoisier. Usò questa conoscenza e il suo intenso interesse per la scienza - che divenne il segno distintivo della sua compagnia - per migliorare continuamente la qualità dei suoi prodotti, la ricercatezza e l'efficienza manifatturiera. Si guadagnò un’ottima reputazione per l'alta qualità, l'equità e l’attenzione alla sicurezza dei lavoratori.

E.I. Du Pont era il più giovane dei due figli nati dall'orologiaio parigino Pierre Samuel Du Pont che, negli anni ottanta del XIX secolo, era diventato un noto economista politico, un funzionario del governo e un difensore del libero commercio. All'età di 14 anni, E.I. scrisse un articolo sulla fabbricazione della polvere da sparo e, con l'aiuto di suo padre, ottenne una posizione presso l'agenzia centrale per le polveri della Francia. Lì aveva studiato tecniche avanzate di produzione di esplosivi con il famoso chimico Antoine Lavoisier. Nel 1791, dopo l'inizio della rivoluzione francese, rinunciò alla produzione di polveri da sparo per lavorare nella piccola attività di stampa e editoria di suo padre. Le opinioni politiche moderate di Du Pont si dimostrarono una responsabilità nella Francia rivoluzionaria. Nel 1797 una folla saccheggiò la loro tipografia per essere poi incarcerati per un breve periodo. Alla fine del 1799 fuggirono in America.

Quando arrivò in America nel gennaio 1800, E.I. portò molto più della competenza in fatto di polveri e del capitale raccolto dagli investitori francesi. Aveva trascorso diversi anni a studiare botanica e condivideva gli ideali di suo padre sul progresso scientifico e sulla creazione di una relazione armoniosa tra capitale e lavoro.

E.I. Du Pont tornò in Francia solo una volta - nel 1801 - per raccogliere ulteriori capitali e acquistare le ultime attrezzature per la produzione di polveri. Spianò la strada per i suoi primi mulini a polvere sul fiume Brandywine il 19 luglio 1802. Trascorse il resto della sua vita a gestirli, attraversando esplosioni, inondazioni, difficoltà finanziarie, pressioni dagli azionisti e difficoltà sul lavoro.

Nonostante il successo portato dalla sua reputazione personale di onestà e dalla fama raggiunta dai prodotti della sua compagnia, Du Pont non allentò mai la sua vigilanza. E.I. era un pilastro della comunità, che contribuiva a cause quali il supporto ai poveri, aiuto per i non vedenti e istruzione pubblica gratuita. Fu direttore della Farmers Bank dello Stato del Delaware e della Seconda Banca degli Stati Uniti. Fu anche un inventore e uno scienziato gentiluomo. La moglie di E.I., Sophie Dalmas du Pont, morì nel 1828. Tre anni dopo il pittore americano Rembrandt Peale catturò il senso di perdita du Pont e la preoccupazione costante per la sua compagnia. Nell'autunno del 1834, E.I. fu colpito da insufficienza cardiaca mentre era a Philadelphia per lavoro. Morì il giorno seguente, il 31 ottobre, e fu sepolto nel cimitero di famiglia lungo il Brandywine.