Mais italiano, un patrimonio che non crolla
Valentina Pellati, Direttrice di Pellati Informa
L'Italia è un importatore netto di mais: il 46% del nostro fabbisogno dipende da importazioni.
Tutti i principali paesi europei da cui ci riforniamo hanno subito forti perdite nella produzione 2022 e la produzione europea è scesa da 70 milioni del 2022 a 50 milioni.
Inoltre, i maggiori paesi esportatori mondiali potrebbero avere, da qui all'estate prossima, una capacità di esportare di 162 milioni contro 175 del 2021, assumentd ottimisticamente che ci siano buone semine e raccolti in Sudamerica.
Il mercato globale ha una visione rialzista per il mais a causa di basse produzioni e stock e analogamente anche il mercato dell'Europa e dell'Italia indicano rialzi del valore delle produzioni, considerati i problemi di produzione e approvvigionamento conseguenti all'annata 2022.